Il P.N.R.R. 2023-2024: Un’Occasione di Rinnovamento Strutturale
L’avviso pubblico (30/12/2021) Proposte d’intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici si colloca nell’investimento 2.3 della Missione 1 Componente 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e ha previsto un finanziamento pari a 190 milioni di euro sul territorio nazionale (beneficiari pubblici e privati).
Gli interventi ammessi al finanziamento dovevano essere altamente significativi, idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione del bene, nonché un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale.
Il progetto sul Parco del Torrione, selezionato fra i migliori 129 progetti rispetto agli 814 in graduatoria nazionale, ha beneficiato di un finanziamento lordo complessivo di 1.151.469,55 €.
La totalità delle azioni intraprese si è tradotta in una dotazione permanente del Parco del Torrione, declinandosi su differenti gradienti di penetranza: sia interventi di rinnovamento e messa in sicurezza dell’esistente, sia azioni volte alla creazione di nuove strutture o dotazioni.
Gli interventi sul verde puntano al medio e lungo termine: messa in sicurezza dell’alberatura, posa a dimora di nuovi soggetti, nuova componente arbustiva, frutteto, prati naturaliformi e mascheramenti verdi.
Altre categorie di azioni riguardano opere di tipo strutturale, come il miglioramento della rete idraulica (salvaguardia spondale e sistemi di chiuse), il rinforzo delle pareti dell’ha-ha, il restauro del cancello d’ingresso e del muro di cinta in pietra, la serra storica, la casa del Guardacaccia, il tempietto celtico, nonché la revisione stratigrafica dei sedimi viabili interni.
Dal punto di vista impiantistico le opere principali sono riconducibili a due filoni principali: quello elettrico e quello irriguo.
Il primo va a dotare il parco di un’infrastruttura elettrica d’illuminamento a basso consumo energetico, estesa all’intorno stretto della villa, che permette la fruizione anche in orario serale, ampliando quindi il ventaglio delle iniziative culturali che vi si potranno svolgere. Il secondo, basandosi su sistemi di pompaggio in grado di attingere all’acqua dei canali, crea un anello irriguo in pressione, senza il quale la componente arbustiva (sia la vasta collezione di idrangee rare già esistente, sia le nuove masse) risultava molto difficile da mantenere.
V’è poi tutta la serie di opere di adeguamento, che permettono di riqualificare e rifunzionalizzare in maniera permanente strutture esistenti, dando loro nuovi compiti (servizi igienici, biglietteria, accoglienza per persone con disabilità).