Gli Alberi come Elementi Strutturanti del Parco

Il paesaggio del parco è caratterizzato da una combinazione di sentieri, prati, aree verdi e soprattutto di possente alberatura. Non solo gli alberi abbelliscono l’area, ma svolgono anche un ruolo cruciale nella regolazione del microclima, contribuendo alla qualità dell’aria e alla gestione delle acque piovane, e sono fondamentali per l’ecosistema, poiché forniscono habitat e cibo per molte specie di fauna selvatica.
Lungo quasi tutto il confine del suo sviluppo, il parco è storicamente incoronato da una sontuosa collezione di esemplari arborei di pregio: una vera e propria raccolta che, intercorsi ormai quasi duecento anni dalla sua concezione, conta al suo interno incredibili individui secolari, che raramente il visitatore potrebbe vedere, tutti insieme, in altri luoghi. Condizione che solo un parco di un castello nobiliare può offrire, proprio il tempo ha forgiato e scolpito l’aspetto di queste piante, verso cui la definizione di monumento naturale non pare assolutamente eccessiva.
Al momento della catalogazione nel 2022 il parco e i suoi filari storici contavano circa 1.100 esemplari arborei che, con le nuove messe a dimora e al netto degli abbattimenti delle piante pericolanti, sono aumentati di oltre 170 unità nel biennio 2023- 2024. Tenuto conto anche dell’introduzione delle componenti di filtro e arbustive si giunge ad ulteriori 1.200 soggetti, circa.
Dal punto di vista botanico le differenti specie sono oltre 70 (17 ordini e 28 famiglie), di cui la maggior parte autoctone o naturalizzate, più alcune che esprimono la verve tipica del collezionismo botanico e del concetto di arboretum in voga nei secoli scorsi.
Alcuni cipressi calvi [Taxodium distichum (L.) Rich.] crescono maestosi sulle rive del lago, ed uno di essi è riconosciuto dalla Regione Piemonte fra gli Alberi Monumentali d’Italia, secondo la L. 14/01/2013 n° 10 ed il D.M. 23 ottobre 2014.
Esistono nel parco altresì moltissimi esemplari di assoluta rarità, per vetustà, dimensioni e architettura delle chiome, tra cui farnie (Quercus robur), carpini bianchi (Carpinus betulus), cedri (Cedrus libani, C. atlantica, C. deodara), ginkgo (Ginkgo biloba), calocedri (Calocedrus decurrens), abeti rossi (Picea excelsa), pini d’Austria e silvestri (Pinus nigra e P. sylvestris), liriodendri (Liriodendron tulipifera), tigli cordati (Tilia cordata) e frassini maggiori (Fraxinus exclesior), ciliegi (Prunus avium), aceri campestri (Acer campestre), agrifogli (Ilex aquifolium).

Scansiona il prossimo QR Code per scoprire altre informazioni su Il Torrione, oppure

Torna in alto