Il Frutteto Storico
Nel parco storico del Torrione ci sono evidenze e notizie storiche che indicano la presenza di frutteto e orti nei secoli passati. Questi spazi verdi erano comuni nelle aree nobiliari e nei giardini storici, dove si coltivavano piante da frutto e ortaggi, sia per il consumo domestico (contributo all’autosufficienza alimentare dei residenti), sia per scopi ornamentali.
Nell’acquerello kurteniano datato 28 marzo 1835 è ravvisabile, in aderenza ad oriente della cascina Contina (una delle tre cascine satelliti del parco del Torrione) un terreno di estensione pari a circa 1.500 m², rappresentato graficamente come avente funzione produttiva orto-frutticola.
Scomparsa nel tempo ogni traccia di coltivazione da frutto, ed essendo ravvisabili nel resto del parco unicamente sparuti esemplari di cotogno (Cydonia oblonga), diospiro (Diospyros lotus) e ciliegio (Prunus avium), è stato naturale pensare, in occasione del restauro del parco del biennio 2023-2024, ad una riproposizione in chiave evocativa di quell’antica funzione.
Ecco che allora, nel rispetto di alcuni esemplari arborei forestali preesistenti, e pressappoco sull’esatta impronta dell’area originaria, è stato naturale andare a disporre a quinconcia naturaliforme cinquanta piante da frutto appartenenti a specie e varietà storiche: vite (Vitis vinifera), cotogno (Cydonia oblonga), kako (Diospyros kaki), melo (Malus domestica), nespolo europeo (Mespilus germanica), mandorlo (Prunus amygdalus), albicocco (Prunus armeniaca), ciliegio dolce (Prunus avium), amareno (Prunus cerasus var. amarena), susino (Prunus domestica), pesco (Prunus persica), pero (Pyrus communis).
A livello di gestione, tale spazio è trattato come il pré-verger (it. “frutteto-prato”), tipico dell’agricoltura tradizionale di molte zone alpine e prealpine. Il pré-verger è un ecosistema affascinante che combina la bellezza dei prati fioriti con la biodiversità degli alberi e degli arbusti da frutto. Questa pratica agricola tradizionale favorisce la presenza di molte specie vegetali e animali, creando un habitat ricco e variegato e supportando la resilienza degli ecosistemi.