La Collezione di Ortensie e Idrangee
Le ortensie e le idrangee appartengono al genere Hydrangea, che raggruppa numerose specie presenti allo stato naturale in Asia e nel continente americano.
La maggior parte delle Hydrangea macrophylla, delle Hydrangea paniculata e delle Hydrangea serrata ha avuto origine in Giappone; altre, come ad esempio le Hydrangea aspera e le Hydrangea sargentiana, provengono dalla Cina e dal Tibet.
Le Hydrangea arborescens, le Hydrangea quercifolia e le Hydrangea radiata appartengono alla flora dell’America del Nord, mentre l’unica messicana è la rampicante sempreverde Hydrangea seemannii.
Si presentano come arbusti legnosi con la corteccia spesso esfoliante e un portamento eretto o leggermente ricadente: alcune possono superare i tre metri di altezza, altre non raggiungono il metro.
Le foglie ellittiche, generalmente caduche, sono quasi sempre opposte, talvolta ternate, raramente alterne. I fiori sono in realtà infiorescenze, possono avere forma piatta o globosa e comunemente conosciute con il nome di ortensie ,ma se l’infiorescenza è conica, a panicolo, vengono definite idrangee. Sono formate da fiori fertili piccolissimi e fiori sterili più grandi e appariscenti, grazie ai sepali colorati molto sviluppati. In natura la maggioranza delle specie porta infiorescenze piatte, con fiori fertili al centro e fiori sterili a corona lungo il margine. Le varietà orticole hanno invece più frequentemente una forma sferica o semisferica, con i numerosi fiori sterili che nascondono i rari fertili. Il colore delle ortensie spazia dal blu acceso al rosso cupo, assumendo tutte le sfumature, dalla più tenue alla più intensa. In molte varietà il colore è ben definito e varia con il procedere della stagione. In altre è influenzato dall’esposizione ma soprattutto dall’acidità del terreno: i fiori tenderanno al blu in un suolo molto acido; al diminuire di questo parametro le tonalità si sposteranno verso il violetto e il malva, fino a manifestare il colore rosa o rosso in terra neutra o basica. L’acidità del suolo è infatti responsabile della disponibilità di alluminio, che può essere assimilato dalle radici, influenzando il viraggio dei pigmenti e quindi il colore dei fiori. Il bianco è il risultato di una esigua presenza di pigmenti, che si manifestano con chiazze rosa acceso o rosso bruno solo in autunno e caratterizza le idrangee come le Hydrangea paniculata e le Hydrangea quercifolia; la clorofilla conferisce invece una leggera velatura avorio o verde ai sepali.
La collezione di ortensie e idrangee presenti nel parco, rigorosamente selezionate e catalogate, e di cui alcune particolarmente rare, si attesta prevalentemente lungo il percorso anulare di visita, e si costituisce attualmente a livello botanico di circa 80 tra specie, sottospecie e varietà.