Il Tempio Celtico
Sulla riva nord del lago, nella boscaglia, sono visibili i resti della proposizione di un antico tempio celtico, esempio stilematico di fabrique romantica. Attorno ad esso scorre, su due lati, il canale di alimentazione del lago stesso, che proprio in quel punto si fa più impetuoso, generando una duplice cascatella d’acqua.
Mentre l’acquerello originale, relativo alla rappresentazione del progetto per l’intero parco, reca la scritta “Xav. Kurten, Dirét. et Dessin. de S.M., a Racconis, le 28 . mars – 1835”, è differente la firma in calce all’acquerello con una vista prospettica del lago: “Vue du temple Celtique au Bord du Lac dans le Parc de la Campagne de Monsieur le Comte de Salasco au tourion pres Pinerole. Ernest Kurten fécit, 11 Janvier 1832”. È dunque da attribuirsi al fratello maggiore di Xavier, Ernest, anch’egli architetto di giardini.
Nella rappresentazione originale il tempio era costituito da quattro elementi lapidei slanciati, irregolari e infissi direttamente a terra, a mo’ di menhir, tipici dell’architettura megalitica del Neolitico. Affacciato sul lago, tale manufatto vedeva scorrere sotto il piano centrale il rivolo di alimentazione del lago, ed aveva intorno a sé vegetazione di tipo esotico e rocailles, con alcune rampicanti avviluppate alle colonne.
Al momento dell’inizio dei restauri nel 2023 il tempio celtico risultava in quasi abbandono, in parte smontato, semicrollato e invaso dalla vegetazione sovrastante. Il restauro, senza snaturarne il carattere di “rovina”, ha permesso di riattivarne il fascino e la funzionalità paesistica, con parziale ricostruzione e consolidamento.
In particolare, all’unico elemento verticale rimasto in piedi (quello nord) è stato affiancato un secondo, con il raddrizzamento e la stabilizzazione del pilastro orientale, mentre per gli altri due, concordemente con gli enti di tutela, si è optato per la riproposizione dell’elemento diruto, posizionando le due ulteriori colonne di pietra come schiantate a terra sotto il peso del tempo.