Il Torrente Chisone ed il Prato Fiorito

Il parco del Torrione si estende in linea quasi perfettamente nord-sud, con al fondo un’apertura prospettica tendente alle sponde del torrente Chisone, che taglia a sua volta il territorio secondo una direttrice localmente orientata a sud-est. Nel punto di maggior prossimità il torrente si trova a circa 100 m dal parco, per poi allontanarsene a circa 200 in corrispondenza del cono ottico di pioppi cipressini.
Il torrente Chisone si origina dal Monte Barifreddo (3.028 metri s. l.m.), situato nelle Alpi Cozie piemontesi, a un’altitudine di circa 2.300 metri. Scorrendo per circa 50 chilometri, attraversa la valle omonima, caratterizzata da un terreno montuoso e un paesaggio variegato. Presenta un corso torrentizio con acque rapide e cristalline, alimentato da nevicate e piogge, e svolge un ruolo idraulico fondamentale per l’irrigazione e la produzione di energia nell’intera valle omonima. La sua confluenza con il torrente Pellice, nei pressi di Cavour (TO), segna il suo contributo al sistema idrografico padano.
Mentre l’intero intorno del parco è ordinariamente coltivato a prevalenza di cereali, è stata storicamente salvaguardata la porzione che fronteggia l’ha-ha, normalmente destinata a prato da fienagione, cereali o incolto produttivo, e ciò per permettere una vista sgombra verso l’orizzonte.
Il progetto di restauro del parco coinciso con il P.N.R.R. ha dato modo di intervenire su tale area, andando sia a risarcire con nuovi esemplari le fallanze della doppia palissade convergente di pioppi cipressini, sia anche a rivitalizzare (grazie al fertile limo del dragaggio del lago) il terreno, su cui è stata attuata la semina di un miscuglio di sementi adatte per il cosiddetto prato fiorito a bassa manutenzione.
Il miscuglio utilizzato è costituito da 33 specie erbacee, selezionate non solo per la bellezza delle loro fioriture, ma anche per la resistenza alla siccità. Si tratta, infatti, di piante che raggiungono circa 60-70 cm di altezza e che sono in grado di sopravvivere in zone secche, con periodi siccitosi o temperature estreme nella stagione estiva, anche con irrigazione ridotta o nulla.

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