Xavier Curten

Il progettista prussiano Xavier Kurten nacque a Brühl in Germania nel 1769 e morì a Racconigi nel 1840. Nelle sue realizzazioni si ispira ai giardini inglesi del XVIII secolo in cui la bellezza della natura è la fonte di ispirazione. Diversi sono gli elementi compositivi paesaggistici teorizzati da Ercole Silva (conte di Biandrate, Milano 1756-1840), messi in pratica da Kurten nelle sue realizzazioni che possiamo riconoscere.
Con l’idea che il giardino si integri profondamente con il paesaggio circostante, quasi confondendosi, si delinea il concetto di “giardino paesaggistico” introdotto dal progettista per la prima volta in Piemonte.
La sua capacità di integrare il paesaggio in modo armonioso con le strutture esistenti, senza mai prevalere sull’architettura originale, lo ha reso un pioniere nel campo del design del paesaggio. Molti dei suoi lavori in Italia hanno contribuito a ridefinire il ruolo del giardino come luogo di esperienza e riflessione estetica.
Xavier Kurten tra il 1815 ed il 1840, anno della sua morte, progettò o ridisegnò molti parchi in Piemonte. Tra questi ci sono i Parchi Reali di Racconigi, Pollenzo, Govone e Agliè, mentre gli altri erano destinati ai ministri e segretari del re.
Una delle realtà più importanti a livello anche di superficie fu proprio il Parco del Torrione a Pinerolo. In questa realtà, nel 1835, incaricato dal Conte Canera di
Salasco, progettò e realizzò un parco paesaggistico, creando un lago, due ampie radure, aree boscate e un sistema sinuoso di percorsi.
Oltre che a riconoscere gli elementi compositivi, possiamo ancora trovare le specie arboree a lui care come i carpini, i tassodi, le querce, gli aceri, i tigli e i ginko. Dalla documentazione archivistica raccolta ed analizzata possiamo dedurre che alcuni elementi erano già presenti prima del suo intervento, come il viale d’accesso e l’attività agricola, principalmente cerealicola, che diventa il cuore pulsante della sua
opera. A livello di vegetazione, possiamo affermare inoltre come alcune specie che caratterizzavano nella seconda metà del Settecento la flora Pinerolese, come gli aceri, le farnie, i tigli, i frassini, i noci, gli olmi e le specie fruttifere, siano state inserite nel progetto del paesaggista Xavier Kurten.

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